Questo inizio di stagione in Premier League ci sta regalando moltissime storie. Un campionato che sembra più agguerrito che mai, sia nelle zone alte, sia nelle lotta per la salvezza. Il mercato inoltre è stato esplosivo, con queste ultime ore in cui tutto sembra possibile. Tra queste storie ce n’è una che sta attirando l’attenzione di molti, ovvero quella di Jack Grealish. Il talento ex City non è un giocatore come gli altri, per molti è l’ultimo interprete talento davvero Bristih, del calcio inglese. Calzettoni abbassati, gossip, serate all’insegna dell’alcool, un grande amore per il gioco e per i tifosi. Grealish a cavallo tra Aston Villa e Manchester City, un giocatore decisivo, in grado di accendersi se coinvolto. Ma nelle ultime due stagioni la sua luce si era spenta, fino a che sulla sua strada non si è palesato David Moyes e l’Everton.
Un nuovo inizio
Come Grealish, anche l’Everton era una nobile decaduta. I Toffees veniva da annate opache, terminate con salvezze risicate. Ma adesso sulla sponda blu di Liverpool si sogna, un nuovo stadio, una nuova proprietà ed una vecchia conoscenza, proprio david Moyes. Lui è l’uomo a cui ruota attorno il progetto del club, e Grealish ha accettato. Un matrimonio perfetto, tra chi vuole tornare dove merita nel calcio inglese. Chiaramente l’Everton ha puntellato la rosa aggiungendo talento in massa, con gli innesti di Dewsbury-Hall, Barry e Tyler Dibling. Grealish si è sentito amato fin da subito dal popolo Evertonian, che aveva bisogno di qualcuno da amare. Grealish poi ha ripagato subito, con 4 assist nelle ultime due gare. Finalmente l’Everton è diventata una squadra divertente, e con un potenziale importante. L’obiettivo Europa è complesso, ma l’inizio è promettente. Il feeling tra Grealish e l’ambiente è ciò che lo anima, come lui stesso ammette: “Ho adorato il mio periodo al Manchester City: ho trascorso quattro anni fantastici e ho vinto un sacco di cose. Ma quest’estate ho sentito che era il momento di cambiare e, come ho già detto, non appena ho parlato con David Moyes su FaceTime, ho capito che questo era il posto in cui volevo andare. C’erano molte ragioni e oggi ne ho capito il motivo”