Nel calcio di oggi trovare un attaccante prolifico sembra diventato sempre più difficile. Basta guardare i numeri nei grandi campionati per capire che le prime punte sono una specie in via d’estinzione. In Premier League c’è un luogo che fa eccezione, si trova a Londra, precisamente vicino ad una fermata della metro, ovvero Brentford. Le Bees sono tornate in Premier nel 2021, e fin da subito hanno messo in vetrina la loro capacità di far segnare gli attaccanti. Merito del gioco diretto di Frank prima, e di Andrews (suo discepolo) adesso. Igor Thiago è solo l’ultimo dei grandi bomber tirati fuori dal Brentford.
Una storia di goleador
Watkins, Toney, Wissa e Mbeumo sono esplosi proprio al Brentford. La scorsa estate però le Bees hanno dovuto cedere i loro big, prima il capitano Norgaard, poi le due punte di diamante, Wissa e Mbeumo. Inoltre Thomas Frank ha scelto il Tottenham, e così al Brentford sembrava essere finita la magia. Qualcuno però si era forse dimenticato di Igor Thiago, il gigante brasiliano arrivato nel 2024. La storia di Thiago è particolare, di certo non quella del classico talento sudamericano venuto in Europa in rampa di lancio. L’attaccante atterra nel Vecchio Continente nel 2022, e non proprio sotto le luci dei riflettori. Viene acquistato dal Ludogorec, in Bulgaria. Nella prima stagione segna 13 gol in campionato, e si guadagna la chiamata del Club Brugge, un bello step in avanti. Thiago in Belgio segna a raffica, ben 29 reti, ed il Brentford lo nota subito.
Un inizio difficile
Una scalata davvero notevole per il bomber brasiliano. E così nel giorno si San Valentino del 2024, il Brentford spende ben 30 milioni per portarlo a Londra (arriverà fisicamente in Inghilterra solo l’estate successiva). Le Bees sanno che Ivan Toney partirà, e così si cautelano, individuando in Thiago l’erede perfetto. Come calcolato dala dirigenza, Toney lascia Londra, direzione Arabia Saudita. Ma non tutto va come previsto, dato che nella stagione 2024/2025 il Brentford sarà una delle squadre più divertenti dell’intera Premier, ma senza l’ex Brugge. Thiago si fa male al menisco in amichevole, e sostanzialmente sarà solo una comparsa in stagione. Frank implementa così l’attacco leggero, un 4-2-3-1 spettacolare, con Wissa prima punta, Mbeumo, Damsgaard e Shade dietro di lui. Arrivano gol a grappoli, con 3 giocatori sopra la doppia cifra. Poi le cessioni estive, come abbiamo scritto in precedenza. E così affacciandosi alla stagione attuale, in molti nutrono dei dubbi sull’attacco delle Bees. Adesso il mondo sembra essersi capovolto.
Un nuovo idolo
In una Premier dove Erling Haaland domina, c’è un uomo solo in grado di tenere il suo ritmo, proprio Igor Thiago. Il numero 9 biancorosso è già a quota 11 reti, condite con ben 4 doppiette. Thiago sembra sguazzare nel campionato più difficile al mondo, come se avesse sempre giocato a questi livelli. Lo stesso Andrews è rimasto stupito dal suo attaccante: “Non è normale che i giocatori provengano dal calcio bulgaro o belga, siano fuori per infortunio per un anno, più o meno, e poi abbiano un impatto sulla Premier League come ha fatto lui. Probabilmente direi una bugia se dicessi che me lo sarei aspettato.”. Ma Thiago è un attaccante vero. 1.91 che combina la forza fisica, ad una mobilità di livello. Si sbatte, va a duello, attacca la profondità, e segna. I dati sono dalla sua parte, dato che dagli 8.5 gol attesi, Igor Thiago ne ha messi a segno 11. Un altro dato in cui eccelle sono i rigori, 5 su 5 in Premier, infallibile. Il gioco diretto di Andrews sembra cucito dal sarto per il gigante con la 9 sulla schiena. E chissà che Carlo Ancelotti non ci faccia un pensierino per il suo Brasile.
