Finalmente la Premier League sta per aprire i battenti. Sabato il campionato più ricco del mondo comincerà con il Leicester che sarà messo di fronte all’Hull City alle ore 13.30. Il torneo che ci apprestiamo a gustare offrirà diverse novità in ambito economico. Prima di tutto una torta dei diritti tv ancora più ricca; da quest’anno, infatti, anche l’ultima classificata avrà garantiti almeno 150 milioni di euro. Questo grazie all’accordo stipulato due anni fa con le emittenti Sky, Bt Sport e BBC per il triennio 2016/2019. La particolarità di questo contratto è che non tutte le partite della Premier vengono trasmesse in diretta; solo 168 partite su 380 sono visibili live (44,2%), e ciò permette alla lega inglese di vendere alle emittenti anche pacchetti minori come quello “Highlights” riservato alla BBC. Il risultato è quello di far ottenere alla Premier League un indotto economico decisamente superiore a quello degli altri campionati. Questa scelta, nell’ambito della promozione del prodotto aldifuori dei propri confini, ha funzionato egregiamente facendo crescere a dismisura le entrate derivanti dalla vendita del calcio inglese all’estero, il cui criterio di distribuzione dei diritti tv è fissato in parti uguali per tutte le squadre (mentre I diritti domestici vengono distribuiti al 50% egualitariamente, per il 25% in base al numero di passaggi tv di ogni squadra e per un restante 25% in base al posizionamento in classifica). Da qui la grande crescita degli incassi, che permetteranno così anche all’ultima classificata di prendere i 150 milioni di euro sopra riportati.
La seconda novità di quest’anno è rappresentata dall’avvento del Friday Night; il campionato sarà quindi spalmato su quattro giorni, con Sky che trasmetterà 14 partire il venerdì sera, in primis il tanto atteso Chelsea-Liverpool del 16 settembre. Altro rilevante cambiamento è avvenuto con l’arrivo di Paul Pogba; la Premier ci ha abituato da anni a colpi ad effetto, ma è solo con l’acquisizione del francese che il campionato potrà vantare, dai tempi di Shearer, di possedere il giocatore più pagato in circolazione. Stesso dicasi per gli allenatori; anche in questo settore la Premier, da quest’anno, annovererà i due tecnici più pagati al mondo, ovvero Jose Mourinho e Pep Guardiola. Le due società di Manchester, infatti, riconoscono ai propri manager, rispettivamente, 24 e 20 milioni.
Infine vi è da segnalare la crescita del potere economico del calcio inglese rispetto agli altri principali campionati europei; il precedentemente citato aumento dei diritti tv provocherà infatti una ascesa dei club britannici nella classifica delle società più ricche. L’anno scorso furono ben 16 le società inglesi posizionate tra le 30 economicamente più potenti; anche se non possiamo quantificare a priori tale impatto è lecito aspettarsi l’avvento di altri club della Premier in questa “elite”, forti di nuovi introiti che la maggior parte degli altri club d’Europa non possono ancora ottenere. Questo soprattutto per merito di una vision che ha permesso al calcio inglese di attirare sempre piu fan in bacini di utenza immensi come il mercato asiatico.
TOMMASO MORENO