30 Giugno 2025,ore 16.30

Perchè il Chelsea può spendere così tanto? Ecco il metodo Boehly

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Il Chelsea fin dal lontano 2003, anno dell’avvanto di Roman Abramovich, ci ha abituati a poderose campagne acquisti. Basti pensare alla prima sessione di mercato di Josè Mourinho, con più di 150 milioni spesi per costuire una base solida. Ma dall’arrivo di Todd Boehly le cifre si sono gonfiate in modo inverosimile, con letteralemente miliardi di Euro spesi sul mercato. Il proprietario americano ha rivoluzionato il modo di pensare e contabilizzare gli acquisti nel mondo del calcio. Sempre più persone si stanno chiedendo, ma come fa il Chelsea a permettersi tutto questo? La risposta si trova con un semplice numero, quello degli anni di contratto stipulati con i giocatori.

Chelsea scatenato

Proprio in queste ore il Chelsea ha chiuso per Bynoe Gittens, esterno inglese del Borussia Dortmund, per oltre 60 milioni. Delap è già arrivato a Stamford Bridge per 35 milioni di Euro, ed il prossimo obiettivo è Joao Pedro. Uniti a questi colpi ci sono quelli già chiusi da alcuni mesi, come Estevao, Essugo e Sarr. Il fair play finanziaro ha mostrato molte lacune negli ultimi anni, e non è così impossibile aggirarlo. Sono stati utilizzate le stretegie più disparate, dalla clausola di Neymar, pagata con i soldi del brasiliano, e non direttamente dal PSG, al metodo Chelsea. Todd Boehly non si è risparmiato in questi anni, comprando con una politica chiara, giovani di talento, poi toccherà all’allenatore mettere assieme tutto questo materiale. Se ben notate normalmenye i contratti dei nuovi acquisti, sono di 4 o 5 anni, ovviamente quando non si parla di giocatori in là con l’età. Il Chelsea però agisce in modo diverso, facendo firmare contratti con una durata fuori dalla norma, di 7 o 8 anni.

I contratti

Perchè firmare accordi così lunghi, e perchè lo fanno solo i blues? La ragione è prettamente contabile. Prendiamo l’ultimo esempio, quello di Bynoe Gittens. L’esterno firmerà fino al 2032, e verrà pagato 60 milioni. Equazione molto semplice, attraverso l’ammortamento ogni anno il Chelsea metterà a bilancio solamente 8.5 milioni, la divisione di 60 milioni per 7 anni di contratto. E così vale per gli acquisti monstre di questi anni. Ecco alcuni degli esempi: nel 2033 scadranno i contratti di Palmer e Jackson, nel 2032 quello di Enzo Fernandez, nel 2031 una moltitudine: Caicedo, Cucurella, Pedro Neto, Mudryk e Joao Felix. Questo consente ai blues di dividere i costi per gli acquisti in un lasso temporale lungo, mentre invece le entrate, come i diritti tv, i biglietti, le cessioni dei giocatori, i ricavi derivanti dal merch, sono immediate. Questo consente al Chelsea di rientrare nei parametri UEFA, e di non essere sanzionato. Ma c’è un rischio in questa strategia

Il rischio

C’è un motivo se tanti club preferiscono legarsi ai propri giocatori per meno anni. Se è vero che questi contratti hanno benefici dal punto di vista contabile, poi è il campo a parlare. Un esempio è quello di Joao Felix, il portoghese è un grosso peso a livello economico, e non rientra nei piani di Maresca. Ma il suo contratto scade nel 2031, un macigno per un esubero. Felix è arrivato l’estate scorsa per 52 milioni, con un contratto di 7 anni. Ergo, per adesso il Chelsea ha messo a bilancio solo 7.4 milioni. Il valore residuo del cartellino è di 44,6 milioni, quindi per non avere una minuslavenza l’ex Milan andrebbe ceduto a quella cifra, cosa difficile da immaginare. Cedere un giocatore che ha avuto un rendimento negativo, con così tanti anni di contratto davanti a sè diventa complesso. Naturalmente la proprietà americana scommette sui talenti giovani proprio per questo, per avere una maturazione futura, e non immediata, così da ritrovarsi negli anni a venire una rosa piena di grandi giocatori, con lunghi contratti e costi ammortizzati. Un modello rischioso, e che spesso complica il lavoro di Maresca. Il tecnico italiano l’estate scorsa ha dovuto fare una vera e propria selezione all’interno del proprio roster, e non a caso il Chelsea continua ad avere una rosa extra-large. Vedremo come proseguirà il mercato a Stamford Bridge