Gary Charles oggi è un distinto signore di 45 anni che si occupa di calcio alla Nottingham University e lavora con la Priority Health, un’associazione specializzata nell’aiuto ai giovani calciatori. Gary Charles oggi festeggia il suo nono anno consecutivo da sobrio.
Perché la persona che oggi si prodiga nel dare buoni consigli a ragazzi problematici, qualche tempo fa era lui stesso un tipo problematico. Charles ha un discreto passato da difensore con le maglie di Nottingham Forest e Derby County (oltre a 2 presenze in Nazionale) e una storia di alcool e prigione alle spalle, cominciata con il suo ritiro dal calcio giocato causato da un grave infortunio all’età di 32 anni.
“Quando giocavo ero disciplinato. Quando ero fuori per infortunio – di qualsiasi entità esso fosse – uscivo un po’ di più del normale” ha dichiarato Charles in un’intervista alla BBC, “Sono il primo ad ammettere che ho avuto i miei problemi con l’alcool. Ma io non ero un tipico alcolizzato: non bevevo tutti i giorni, potevo stare lontano dalla bottiglia anche per lunghi periodi. Ma verso la fine della mia carriera la situazione è precipitata, fino all’esperienza della prigione che mi ha cambiato per sempre e mi ha fatto capire dove stavo sbagliando.”
Il difensore inglese – noto anche per l’episodio che lo ha visto innocente protagonista del grave infortunio occorso a Gascoigne nella finale di FA Cup del 1991 – è l’esempio vivente di come si possa uscire vittoriosi anche dalla partita più difficile: quella contro i demoni interiori.
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