Ha dell’incredibile la storia del centravanti olandese in forza al Liverpool, che ha raccontato come il suo approdo nel Merseyside venne “predetto” da un pastore locale. E di come la fede lo abbia aiutato a prendere le decisioni più difficili, come per esempio lasciare il PSV.
Chiunque mi conosca, sa che sono un grande uomo di fede. Un giorno, un amico del mio pastore in Olanda mi disse: “Dio mi ha detto che andrai a giocare al Liverpool“. Lì per lì ci ho riso sopra e ho detto “sì vedremo”.
Parlando dell’interesse di altri top club prima dei Reds ha detto questo :
Era già successo che altri top club mi avessero cercato. Nel 2022 c’era stato un interesse da parte dello United, che però alla fine prese Antony . Oltre a loro anche Leeds e Southampton mi volevano. Avevo bisogno di un segnale da dio. Allora decisi che, se nella prossima partita avessi segnato un gol sarei andato al Southampton, se ne avessi fatti due sarei andato al Leeds e con tre sarei rimasto a Eindhoven. Nella partita successiva feci due gol. Il terzo che segnai venne considerato autogol. In ogni caso ero in pace con me stesso. 2 gol voleva dire Leeds. In panchina raccontai tutto al mio amico Jordan Teze, ed egli mi disse: “Se dio vorrà che tu rimanga l’autogol verrà assegnato a te come gol”. Incredibilmente così fu, perciò rimasi al PSV. Guardando indietro, ringrazio dio per avermi fatto rimanere al PSV, permettendomi di giocare il mondiale che mi ha portato a Liverpool.