18 Novembre 2015,ore 18.00

FOCUS CP: Otamendi, il Manchester City erge il muro

Il Manchester City, squadra di sceicchi e stelle, dopo incredibili campagne acquisti fatte di bomber e fantasisti, ha capito che era necessario alzare il muro. Che a dirla tutta, la dirigenza ha sempre cercato un degno compare di Kompany,capitano storico e centrale difensivo di livello mondiale; sbagliando però quasi sempre elemento. I tentativi sono stati molti, e a volte molto dispendiosi, ma in tempi recenti, nè Demichelis nè Mangala, sono riusciti a dare quella stabilità difensiva che serviva ai Citizens. Durante l’ estate, mentre le prime pagine erano riempite dal grande acquisto De Bruyne, un po’ in sordina, è arrivato all’ Etihad un argentino dalla Spagna, precisamente da Valencia, con una grande fede cattolica, come dimostra il tatuaggio sulla coscia sinistra, e con la voglia di spaccare il mondo; per 45 milioni (cifra tutt’altro che irrisoria) è arrivato Nicolas Otamendi. L’ argentino è un centrale moderno, con ottimi piedi, un fisico straripante e che non disdegna la scorribanda offensiva, messosi prepotentemente in luce con la maglia del Valencia, che ha condotto in Champions, e con quella della nazionale argentina, con cui ha disputato in due anni la finale del campionato mondiale e della Copa America. Otamendi, classe ’88, ha avuto bisogno di qualche partita per ambientarsi pienamente nel calcio inglese, ma una volta prese le misure nel modo corretto, e creata una intesa con i compagni di reparto, ha alzato il muro davanti alla porta di Joe Hart. Gli Sky Blues si trovano in testa alla Premier League dopo 12 giornate e in un girone di Champions League molto complicato (con Juventus,Siviglia e Borussia M’gladbach) e lo devono, oltre alle enormi potenzialità offensiva, ben 26 i gol segnati in campionato, ma anche ad una stabilità difensiva che ha portato a subire solo 9 gol dall’ inizio del campionato. Otamendi ha disputato 7 partite, arrivando a campionato già iniziato, segnando anche un gol in Premier ed uno in Champions, facendo sentire il suo apporto sia in fase offensiva che difensiva, giocando con la tipica “garra” sudamericana, unendoci intelligenza tattica, ricevendo solo tre cartellini gialli in tutte le competizioni, ovvero in dodici partite. Il Manchester City quest anno è una seria candidata per il titolo, e lo deve anche all’ argentino arrivato da Valencia, che ha firmato un contratto fino al 2020, e con il numero 30 sulle spalle ha alzato un muro davanti alla sua porta.

 

IACOPO NATHAN