Lieto fine cinematografico quello della storia tra Manuel Pellegrini ed il suo Manchester City, in attesa del finale di campionato e di una Champions League ancora tutta da vivere. Lieto fine che, si capisce, sorride complice all’ex Real Madrid. Il manager cileno, da mesi scaricato dalla società in ottica rinnovamento, ha portato il club al terzo trofeo della sua gestione (una Premier e due, questa appunto la seconda, Coppe di Lega), continuando ad onorare con professionalità il suo ruolo nonostante la fastidiosa convivenza con gli spettri di Guardiola. Ebbene si, scelgo lui come uomo copertina di questo trofeo. Assieme, chiaramente, all’eroe di giornata Willy Caballero. Già, esattamente: quel Caballero che dai più scettici veniva addirittura indicato come colui che avrebbe potuto compromettere l’ultimo passo che i Citizens avrebbero dovuto compiere proprio stasera. Quel Caballero che, mai sopra le righe, ha dimostrato di essere qualcosa in più che un semplice dodicesimo. Tre su quattro i rigori parati dall’argentino, che ha neutralizzato, in ordine cronologico, Lucas Leiva, Coutinho e Lallana, elementi che coi rigori hanno un certo feeling, arrendendosi soltanto di fronte alla spietata freddezza del “cucchiaio” di Can. Curioso come proprio con la stessa modalità con cui stasera i Reds si sono fatti sfuggire il titolo da sotto il naso, si erano conquistati la finale. A farne le spese, un mese fa, fu lo Stoke City, e a determinante per la sequenza fu l’errore dell’ex Crouch e di Muniesa. Da evidenziare, seppur passata sottotraccia, l’ennesima bocciatura per l’altalenante Benteke, che con Klopp sembra proprio non trovare intesa.
Analizzando più nello specifico la gara, salta all’occhio una doppia faccia piuttosto netta: mentre il secondo tempo si rivela ricchissimo di emozioni, poco e nulla accade nel primo, in cui l’unica occasione è sui piedi di Aguero, che fa prendere un colpo alla curva di Wembley destinata ai supporters del Liverpool mandando a vuoto Sakho e trovando l’incerta deviazione a mano aperta di Mignolet a negargli la gioia del gol. Sfortunato El Kun, che a più riprese è andato vicino alla rete senza tuttavia mai battere il portiere avversario. Proprio il belga, ironia della sorte, spiana la strada al City quando, al 49′, si esibisce in un goffo intervento e viene bucato dalla conclusione (o era un cross?) tutt’altro che insidiosa di Fernandinho. Si riscattterà, tuttavia, con almeno tre parate decisive nel corso dei 90′. Il pareggio dei Reds è voluto e meritato: Klopp butta nelle mischia Origi che complica e non poco la vita della retroguardia avversaria, mettendo lo zampino in tutte le offensive del Liverpool, gol del pari di Coutinho compreso. Pellegrini, dal canto suo, attende il 90’ per effettuare i primi due cambi, fidandosi ciecamente dei suoi 11 titolari. I supplementari passano veloci, nessuna delle due squadre sembra veramente convinta di sbilanciarsi. Certo è che il Liverpool, forte anche di un cospicuo numero di giovani (ben 7 giocatori nati dal 90’ in poi), pare avere una marcia in più dal punto di vista atletico, e come è normale che sia il baricentro dei Citizens (che hanno in Sterling l’unico “anni 90” dello schieramento) si abbassa rispetto ai tempi regolamentari, nonostante Sturridge e compagni facciano fatica a rendersi pericolosi. Il capitolo Sterling meriterebbe una parentesi a parte, ma poichè i suoi errori a dir poco clamorosi non sono costati il trofeo chiuderemo un occhio e passeremo alla parte positiva. Ai rigori, e torniamo al punto di partenza, scocca le sue frecce il sopracitato Willy Caballero.
Di seguito il tabellino della gara, assieme ai migliori scatti della serata. “Caballero in sei foto su sei!”: proprio così, poco importa se non è un grande nome. D’altronde, stasera il protagonista del lungometraggio è stato lui, e non si potrà fare altro che prenderne atto.
LIVERPOOL 1-1 MANCHESTER CITY (2-4 d.c.r.)
Liverpool: Mignolet, Clyne, Sakho (25′ Kolo Tourè), Can, Alberto Moreno (72′ Lallana), Lucas Leiva, Henderson, Milner, Coutinho, Firmino (80′ Origi), Sturridge. A disp.: Allen, Bogdan, Benteke, Flanagan. All.: Jurgen Klopp.
Manchester City:Caballero, Sagna (90′ Zabaleta), Kompany, Otamendi, Clichy, Fernando (90′ Navas), Fernandinho, Yaya Tourè, Sterling, Aguero, David Silva (110′ Bony). A disp.: Demichelis, Iheanacho, Hart, Kolarov. All.: Manuel Pellegrini.
Arbitro: Michael Oliver
Reti: 49′ Fernandinho, 83′ Coutinho.
Ammoniti: Clyne, Alberto Moreno, Coutinho, Can, Lallana (L), Fernando, Kompany, Otamendi, Fernandinho, Yaya Tourè (MC).
Sequenza Rigori: Can (G), Fernandinho (PALO), Lucas Leiva (Parato), Jesus Navas (G), Coutinho (PARATO), Aguero (G), Lallana (PARATO), Yaya Tourè (G).
SIMONE TORRICINI