Il primo novembre 2024 Ruben Amorim diventava ufficialmente il nuovo allenatore del Manchester United. Una scelta rischiosa quella del portoghese, lasciare lo Sporting dove era diventato amatissimo, per sedersi sulla panchina più difficile al mondo. Il post Ferguson non ha risparmiato nessuno, dall’erede David Moyes, ai blasonati Van Gaal e Mourinho, fino a Erik Ten Hag. L’olandese aveva lasciato la squadra, con un gruppo spaccato, e pochissimo materiale sul quale costruire. Ad Amorim la società ha dato molto tempo a disposizione, e carta bianca sul mercato. Non a caso sono partiti nomi pesanti, non graditi al portoghese, come Garnacho, Sancho e Rashford. Ma i numeri cominciano ad affossare la sua gestione, soprattutto dopo il 3-0 subito nel derby contro il Manchester City.
Ruben Amorim’s Premier League stats.🤔 pic.twitter.com/w6mlGqa4G6
— Edits (@UnitedEdits_) September 14, 2025
I dati
I conti non tornano in casa Manchester United. Amorim ha una percentuale di vittorie del 36.17%, come scrive Sky Sports, la peggiore dal dopoguerra in poi per i Red Devils. Al primo posto c’è naturalmente Sir Alex Ferguson, seguito da Josè Mourinho, con il terzo posto occupato da Erik Ten Hag. Un paradosso se si pensa a come è terminata la gestione dell’olandese. Amorim non sta riuscendo ad instaurare il proprio credo nella rosa, apparsa fragile in ogni reparto. Contro il City è bastato il gol di Foden per far crollare il castello di sabbia, e nel secondo tempo la difesa dello United ha fatto acqua. La pazienza sembra essere agli sgoccioli per l’ex Sporting.