La tensione tra i tifosi del West Ham e la dirigenza del club raggiunge un nuovo livello. Il gruppo Hammers United, che conta circa 20.000 membri ed è affiliato alla Football Supporters Association (FSA), ha annunciato una campagna di protesta contro la proprietà.
Gli Hammers United hanno invitato i tifosi a boicottare la partita casalinga contro il Brentford, in programma il 20 ottobre al London Stadium. L’obiettivo è mandare un segnale forte al proprietario di maggioranza David Sullivan e alla vicepresidente Karren Brady, accusati di aver condotto il club in una fase di “declino pericoloso”.
Il presidente del gruppo, Paul Colborne, ha rilasciato dichiarazioni molto dure:
Con Brady e Sullivan al timone il nostro club è destinato a morire. È in grave declino e sta morendo lentamente mentre parliamo, con migliaia di tifosi di lunga data che se ne vanno, un’altra lotta per la retrocessione all’orizzonte e un’altra eliminazione anticipata dalla Coppa. Non possiamo permettere che questo accada sotto i nostri occhi.
Oltre al boicottaggio della sfida contro il Brentford, il gruppo ha invitato i tifosi del West Ham a protestare durante la partita del 20 settembre contro il Crystal Palace. Il London Stadium potrebbe quindi diventare teatro di una mobilitazione massiccia contro l’attuale dirigenza.
Il malcontento dei tifosi del West Ham non accenna a diminuire. Con gli Hammers United in prima linea, la frattura tra la tifoseria e la proprietà appare sempre più profonda. Resta da capire se Sullivan e Brady risponderanno alle richieste dei tifosi o se la protesta porterà a un’ulteriore escalation nelle prossime settimane di Premier League.