Dopo la disastrosa stagione in Premier League del Tottenham di Postecoglou, c’era molta aattesa per l’arrivo di Thomas Frank. Un tecnico che si era distinto per l’eccellente lavoro svolto al Brentford, che si era meritato una chiamata al piano superiore. Questo inizio di stagione però, sta sollevando alcuni dubbi sull’approccio dell’allenatore danese. In particolare è la sua attitudine difensiva a precoccupare i tifosi Spurs, un club storicamente abituato a vedere squadre divertenti.
L’attacco latita
I due derby più sentiti, quelli contro il Chelsea e l’Arsenal, hanno consegnato un Tottenham troppo attendista. Contro i Blues la squadra di Frank aveva creato la miseria di 0.10 xG (goal attesi), mentre all’Emirates è andata ancora peggio, con il dato che è sceso fino a 0.7 (la perla di Richarlison è stata quindi una eccezione). In particolare Frank ha provato a rispondere allo strapotere di Arteta con un’attenta difesa a 5, con due mediani come Palhinha e Bentancur a proteggere. Non a caso il Tottenham è quartultimo in Premier per occasioni create.
E Simons?
Proprio la scelta del doppio mediano fa discutere. Gli Spurs non stanno producendo molte occasioni, e la presenza di due giocatori così statuari non aiuta certamente. Frank, come scrive Sky Sports, sta riportando l’atteggiamento del suo Brentford al Tottenham. Rispetto all’era Postecoglou gli Spurs pressano meno, effettuano meno passaggi e tirano meno. Frank ha lavorato molto sulla difesa, vero punto debole la scorsa stagione, ma i giocatori offensivi faticano. In particolare Xavi Simons è ancora assente a livello numerico. Spesso le sue prestazioni non sono negative, ma mancano i gol e gli assist. A discolpa di Frank, gli infortuni di Maddison, Kulusevski e Solanke non aiutano. La speranza è che le scelte future di Frank cambino l’attitudine della squadra, visto che la classifica è anonima, ma la stagione è ancora lunghissima
