25 Dicembre 2025,ore 17.20

Tra top e flop: come è andato Fabio Paratici al Tottenham?

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Nel futuro di Fabio Paratici sembra esserci la Fiorentina. Il dirigente italiano dopo essere tornato al Tottenham solo poche settimane fa, potrebbe accettare la corte viola. Paratici al Tottenham ha lasciato un segno nella sua prima esperienza, tanto che l’ex presidente Levy ha scelto di affidargli il ruolo di consulente, dopo la sua squalifica. Ecco alcuni dei suoi migliori, e peggiori, colpi nell’esperienza londinese.

I top

Paratici diventa il nuovo ds del Tottenham nel luglio 2021. Nei suoi primi mesi nel nord di Londra, Paratici mette a segno 3 colpi di livello, tutti proveniente dalla “sua” Juventus. Ad agosto prende Christian Romero, che tutto’ora rappresenta il leader degli Spurs, l’uomo che ha ereditato la fascia di capitano da Son, e che nel frattempo ha guidato la difesa dell’Argentina in Qatar. Kulusevski è stato devastante con Antonio Conte, anche se gli infortuni li hanno limitato, pure con Postecoglou ha brillato. Bentancur è l’ultimo del trio ex Juventus, e negli anni è sempre stato un elemento prezioso per i vari tecnici Spurs. Interessante anche il colpo Sarr, prelevato per 17 milioni appena diciottenne dal Metz, rivelatosi un centrocampista duttile e fondamentale, sia per Postecoglou, sia per Frank. Nella seconda stagione di Paratici, interrota ad aprile 2023, il ds confeziona un ottimo resyling sulle fasce. Vengono acquistati Destiny Udogie e Djed Spence, il primo (anche se limitato dai problemi fisici) ha un ottimo impatto con la Premier, mentre Spence alla lunga si dimostra un acquisto azzeccato, venendo anche convocato da Tuchel con l’Inghilterra. Pedro Porro è l’ultima intuizione di Paratici. Lo spagnolo è quasi sempre uno dei migliori per gli Spurs, interpretando in modo moderno il ruolo di terzino destro.

I flop

Il flop più grande di Paratici, è sicuramente Richarlison. Dopo ottime stagioni all’Everton, il ds italiano spende 58 milioni per portarlo alla corte di Conte. Richarlison dimostra sprazzi di talento unici, ma la continuità non è il suo forte, e per questo non è quasi mai riuscito ad essere decisivo nel Tottenham. Fallimentari le operazioni Gil ed Emerson, che in Premier non si adattano. L’arrivo di Bissouma era stato accolto con grande entusiasmo, ma i problemi caratteriali del ragazzo, insieme agli infortuni, ne hanno limitato la crescita. Perisic sembrava l’uomo perfetto per il sistema di Conte, ma il croato non era più quello apprezzato a Milano, anche se in Olanda si è ritrovato. Tutto sommato Fabio Paratici ha lasciato un segno positivo a Londra, ed i tifosi viola sperano di poter apprezzare le sue doti.