La notizia è arrivata come una bomba.
Dopo essere stato vicinissimo a Chelsea e Liverpool, il trequartista brasiliano Alex Teixeira è andato ai cinesi del Jiangsu Suning.
50 milioni di euro allo Shakthtar Donetsk, ingaggio non ancora reso noto per il giocatore, ma di sicuro le cifre non sono irrisorie.
Ma chiediamocelo: cosa spinge un giocatore di 26 anni (26 anni! Non a fine carriera!) ad accettare i soldi in un campionato minore piuttosto che un posto in uno dei campionati più prestigiosi del mondo?
Nell’ultimo gennaio abbiamo visto una Cina scatenata sul mercato, con cifre da capogiro che hanno attratto giocatori anche famosi e ambiti: oltre al trequartista, anche Ramires (Chelsea), Guarin (Inter), Gervinho (Roma) e Jackson Martinez (Atletico Madrid).
Un conto sono Guarin e Gervinho: l’età avanza (vanno verso i 29 anni), avevano sempre meno spazio nella loro squadra e hanno deciso di chiudere la carriera ricoprendosi di soldi.
La scelta degli altri due fa pensare. Il colombiano dell’Atletico ha fallito l’occasione in un grande club, ma avrebbe potuto provare a rilanciarsi altrove (era anche stato offerto al Chelsea per Diego Costa), restando comunque in Europa.
Anche il brasiliano Jo, ex attaccante del Manchester City, è diretto verso il Jiangsu, ma nel suo caso parliamo di un giocatore che ha fallito in Premier e che al momento milita in Arabia.
Tra tanti attratti dai soldi, però, spunta una mosca bianca: Odion Jude Ighalo, attaccante del Watford e al momento in lotta per il titolo di capocannoniere, pare aver rifiutato un’offerta d’orata dalla Cina, volendo restare in Premier, nel calcio che conta, accontentandosi di qualche zero in meno nel portafoglio sperando di fare il botto in una piazza davvero prestigiosa.
Soldi o prestigio? Questo, al momento, pare il dilemma di alcuni giocatori.
Per lo spettacolo la risposta pare una sola.
RUGGERO ROGASI