Il Tottenham non vinceva un trofeo da 17 anni (l’ultima volta era stata nel 2008, in occasione della Coppa di Lega inglese) e da ben 41 anni, i tifosi degli Spurs non gioivano pienamente in coppa, quando nel 1984 vinsero la ‘vecchia’ Coppa Uefa. Digiuno interrotto anche per il calciatore coreano del club londinese, Son Heung-min, sia da capitano del Tottenham (nel quale milita da dieci anni) sia per la propria carriera (eccezion fatta per il successo ai Giochi Asiatici nel 2018 col suo Paese, la Corea del Sud, null’altro aveva in bacheca). Dalla gioia l’attaccante si è procurato un’abrasione alla testa mentre alzava la coppa, ma poco importa, la cosa fondamentale era portare un trofeo nel nord di Londra.
Son Heung-min ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria del Tottenham contro il Manchester United che vale la vittoria dell’Europa League. Ecco le sue parole:
“Una sensazione pazzesca, aspettavo questo momento da 10 anni. E’ un sogno che si realizza, sono veramente grato di essere in questo gruppo. Sono rimasto qui perché volevo farlo, cercando di fare cose speciali che non erano riuscite ad altri. Ce l’ho fatta e sono felicissimo, spero che riusciamo a fare altre cose incredibili insieme. E’ una notte speciale, vedere questa festa mi rende ancora più felice.”
Sono una leggenda del club?
Perché no? In 17 anni nessuno era riuscito ad alzare un trofeo al Tottenham. Oggi ci sono dei calciatori straordinari e io mi posso considerare una leggende degli Spurs. Questo è ciò che ho sempre sognato. Sono l’uomo più felice del mondo. Siamo sempre rimasti uniti, nonostante il campionato deludente. Sentivo molto la pressione. Nelle ultime notti ho sognato questa partita. Finalmente posso dormire sonni tranquilli”