19 Aprile 2016,ore 14.43

Swansea, Guidolin si racconta: “Io, lo Swansea, la Premier ed il Leicester”

Guidolin

Francesco Guidolin ha parlato ad House of Football, programma in onda su Fox Sports: l’allenatore dello Swansea ha parlato di tutto, dalla salvezza al titolo, passando per il suo futuro. “Il percorso non è finito ed è ancora complicato“, ha detto Guidolin, “abbiamo un buon margine ma le altre devono recuperare una partita: guardate il Barcellona, se si fa recuperare nove punti, può succedere a chiunque!“. L’allenatore ha poi raccontato i primi giorni, quelli del suo arrivo in Inghilterra: “Siamo arrivati e la squadra era in difficoltà, giocava con un 4-3-1-2, ma dopo un pò sono passato al 4-2-3-1 e risultati sono stati buoni“. Guidolin ha poi proseguito: “Potremmo giocare meglio, come abbiamo fatto contro il Chelsea: ci vuole tempo per  cambiare una mentalità, ma siamo contenti e vogliamo migliorare con buone partite. Con il Chelsea abbiamo raggiunto i 40 punti, la quota salvezza: il 18 gennaio ci avrei messo la firma, inoltre lo Swansea non aveva mai vinto contro il Chelsea in campionato“. L’ex Udinese si è innamorato della Premier League e del modo di fare calcio in Inghilterra: “Questa chiamata l’ho accettata senza pensarci, ringrazio i miei collaboratori per avermi accompagnato. Sono uno che guarda alla sostanza e non alla forma: prediligo il mio cappellino alla giacca e cravatta“. Domenica c’è il Leicester: “Lo Swansea non è salvo, siamo alla ricerca della matematica certezza, non lasceremo niente al Leicester. Dobbiamo completare il nostro percorso: auguro a Ranieri di vincere perchè se lo merita, è uomo ed un manager straordinario e domenica si aspettano di sbranarci noi faremo la nostra partita, ma sono certo che il campo darà ragione al Leicester a fine campionato, poichè sono in testa da sette mesi“. E sugli arbitri inglesi racconta: “Cercano di far correre la partita, i giornali parlano dei direttori di gara, però essi possono fare il proprio lavoro con tranquillità, qualche volta non sono neanche in perfetta forma“. La panchina della Nazionale? “Ho un contratto fino a giugno, ho detto al presidente che vorrei rimanere fin dal ritiro per costruire la squadra insieme. E’ un onore essere accostati all’Italia, ma non ho sentito nessuno“.

 

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