Nella strana stagione del Manchester United può capitare di tutto. Anche che una squadra costruita in estate a suon di milioni per tentare l’assalto alla Premier League e alla Champions rischi seriamente di trovarsi fuori da tutte le competizioni importanti prima di marzo, in netto ritardo in campionato e sbattuta fuori dall’Europa League prematuramente per mano di una modesta squadra danese dal nome impronunciabile.
Può capitare anche, però, in questa pazza stagione che nel riscaldamento della partita di ritorno dei sedicesimi di Europa League si faccia male uno dei tuoi giocatori migliori (Anthony Martial) e l’unico sostituto in panchina sia un ragazzino appena maggiorenne, nato 16 mesi prima del club avversario. Stiamo parlando di Marcus Rashford, l’attaccante nato e cresciuto a Manchester, che ieri sera è stato decisivo nella vittoria per 5-1 grazie alla quale i Red Devils hanno eliminato il Midtjylland.
Nonostante il tabellino finale, è stata tutt’altro che una passeggiata per il Manchester United il passaggio del turno. Anzi, gli uomini di van Gaal sono stati a un passo dall’eliminazione e a salvarli con una splendida doppietta nel giro di pochi minuti ci ha dovuto pensare l’esordiente Rashford.
Un debutto stellare simile per certi versi a quello dell’italiano Macheda di qualche anno fa, anche se in Inghilterra già sognano di aver trovato in casa il nuovo van Nistelrooy
Al termine del match rimangono i dubbi e le perplessità su Van Gaal, nonostante la cinquina di ieri rappresenti una prima volta nella gestione dell’olandese e consenta tutto sommato ai Red Devils di continuare con piene speranze un cammino europeo che potrebbe arrivare fino in fondo.
Ma ciò che resta di questa notte europea all’Old Trafford è soprattutto la gioia dei tifosi dello United nel vedere improvvisamente all’orizzonte un nuovo idolo locale – svezzato, come già Wes Brown e Danny Welbeck, al Fletcher Moss e già splendido protagonista in Youth League – che in un colpo solo è diventato il più giovane marcatore europeo della storia del club e un altro raggio di sole, probabilmente il più luminoso, in un’annata finora tendente più al grigio.
Nicola Cicchelli