In Premier League tutte le squadre sembrano poter spendere e spandere, ma non è così. In Inghilterra esistono alcune regole sulla sostenibilità economica per i vari club. Le cosiddette PSR (profit and sustainability rules) sono una serie di norme che riguardano le perdite complessive, ed il rapporto stipendi/ricavi. Un club che ha particolarmente sofferto questi parametri è l’Aston Villa, che nell’ultimo hanno ha dovuto cedere necessariamente alcuni dei propri big, ed in questa estate ha acquistato il solo Guessand per 30 milioni. Ma perchè Emery non può avere a disposizione i rinforzi che vorrebbe?
My god that did not get any better.
Slow boring football.
First time Aston Villa have not scored in the opening 2 game weeks since 2002/2003.#AVFC pic.twitter.com/xDTmzJQE9P
— Aston Villa Statto (@AVFCStatto) August 23, 2025
Le regole
L’Aston Villa dal suo ritorno in Premier League, datato 2019, ha speso oltre 700 milioni di Sterline sul mercato. I Villans però hanno anche incassato, soprattutto dalle cessioni dei prodotti del vivaio. Il Villa ha registrato 246 milioni di plusvalenze con i propri giovani. Il problema riguarda soprattutto, come scrive la BBC, gli stipendi. Nel 2024 il rapporto tra i ricavi e gli stipendi era del 91%, una cifra altissima. L’Arsenal e lo United per esempio, si attestavano attorno al 51%. Questo ha messo la società alle strette, con Monchi che ha ceduto Douglas Luiz, Duran e Bailey. Gli ingaggi a gennaio di Asensio e Rashford non hanno certamente abbassato il monte ingaggi, anzi. Da quando Emery è arrivato il club ha fatto registrato un saldo positivo di 10 milioni, una rarità in Premier, e soprattutto ciò evidenzia la bontà del suo lavoro. Adesso però l’Aston Villa è in difficoltà, con un punto in due gare, avrebbe bisogno di alcuni rinforzi, ma le limitazioni mettono un freno alle ambizioni del club.