In questi anni, Kevin De Bruyne ha scritto la storia del Manchester City. Il numero 17 dirà addio alla squadra inglese al termine della stagione e ieri sera ha giocato la sua ultima partita davanti ai propri tifosi. Con la vittoria per 3-1 contro il Bournemouth, il City si è garantito, quasi sicuramente, un posto in Champions League per la prossima stagione. Nella serata da lacrime, c’è stato spazio anche per un clamoroso gol sbagliato del trequartista belga, che a porta vuota ha sparato il tiro sulla traversa.
Un saluto da eroe
Dopo 10 stagioni, più di 400 presenze, 19 titoli vinti e diversi premi individuale, Kevin De Bruyne lascerà Manchester, anche se non smetterà di giocare ad alti livelli, con il Napoli come super indiziato per il proseguo della carriere del classe 1991. Nei suoi anni coi Citizens, il numero 17 belga è diventato uno dei migliori giocatori al mondo. Al triplice fischio, è iniziata la celebrazione per il suo addio. Il City ha voluto omaggiare il 33enne col pasillo de honor ed un video saluto da parte di alcuni ex compagni come Sergio Aguero, Joe Hart e Vincent Kompany, attuale allenatore del Bayern Monaco.
I Citizens hanno annunciato che verrà eretta una statua di KDB fuori dall’Etihad Stadium. In più, oggi, gli è stato dedicato un mosaico, come per altri grandissimi calciatori che hanno fatto la storia nel club di Manchester e nei prossimi giorni la società gli intitolerà la strada che porta all’ingresso dell’Accademy dei Citizens.
Le parole di De Bruyne
A fine partita, Kevin De Bruyne ha parlato a tutti i tifosi, addetti ai lavori e ex calciatori. Durante il discorso più volte si è dovuto fermare per le lacrime date dalla commozione del momento. Anche Pep Guardiola è stato inquadrato in un momento di debolezza, mentre piangeva.
Queste le parole del belga:
Porterò sempre nel cuore questa squadra. Abbiamo giocato, cercando di vincere ma di divertire tutti. Tutti hanno messo il cuore in campo. So che anche senza di me avranno tutti nel cuore questa squadra come nei dieci anni in cui ci sono stato io. Ho cercato di fare il massimo e quando vinci cerchi di fare ancora di più ed è difficile mettere assieme tutti i bei ricordi di questo periodo. Il fatto che i tifosi abbiano supportato la mia famiglia, che se ne siano presi cura e che tutti siano rimasti qui per dirmi ciao. La statua? Io sarò sempre un piccolo pezzettino di questo club e quando tornerò con i bimbi qui allo stadio, vedere me fuori rappresentato da una statua sarà bellissimo.