21 Maggio 2016,ore 16.00

La caduta dei Giganti: l’Arsenal

AlexisSanchez

Secondo il parere di molti, l’Arsenal è un’eterna incompiuta. Ogni anno promette titoli, gloria e successo, ma i risultati sono sempre gli stessi, il minimo indispensabile: la qualificazione in Champions League. Non un risultato da buttar via, ma comunque deludente per una piazza che, da sempre, è molto ambiziosa.

 

LA SCORSA STAGIONE

La scorsa stagione si era conclusa con il consueto piazzamento in Champions League: terzo posto, terzo miglior attacco e finalmente un titolo, seconda FA Cup di fila dopo una decina d’anni di digiuno assoluto. Sanchez, appena arrivato dal Barcellona, aveva ritrovato il suo miglior smalto dopo gli anni di crisi in blaugrana (16 gol in Premier in 35 presenze), rivelandosi vero trascinatore dei Gunners. Giroud segna 14 gol ma Ozil, complice anche un infortunio, gioca solo 22 partite segnando 4 reti.

 

sanchez
Sanchez è stato finora uno dei migliori acquisti della storia recente dei Gunners, ma “Titì” Henry è inarrivabile

 

LA STAGIONE APPENA CONCLUSA

In estate arriva il solo Petr Cech, scontento dopo aver perso il duello per la difesa dei pali contro Courtois. I risultati, sulla mera classifica, sono migliori: secondo posto, seconda miglior difesa e la soddisfazione di aver battuto, sia all’andata che al ritorno, campioni del Leicester.

Sanchez gioca un po’ di meno, ma segna 13 gol, Giroud gioca sempre e segna 16 reti, spesso decisive, Ozil si mette in cattedra come il miglior assist-man del campionato (19 assist in 35 partite di campionato), ma non è abbastanza per i tifosi, che ad un certo punto della stagione addirittura premevano per sostituire il tecnico Wenger, da 20 anni sulla panchina dei Gunners ma mai così in bilico.

 

Arsenal Wenger
Dopo 20 anni, per i tifosi dell’Arsenal è l’ora di cambiare Wenger per un nuovo allenatore

 

COSA È SUCCESSO?

L’Arsenal è un brutto anatroccolo che fatica a diventare cigno.

Guardando i risultati delle altre big, analizzati finora, questo poteva essere l’anno dell’Arsenal: il Chelsea crolla, il Liverpool non è maturo, lo United è in costruzione e il City è il nemico di sé stesso. Se non ora, quando?

È mancata anche la programmazione estiva, con un mercato in cui arriva il solo Cech e la ricerca dell’attaccante fossilizzata su un solo grande nome, Karim Benzema del Real Madrid, l’anno scorso assolutamente incedibile. Il mercato invernale poteva dare il colpo di grazia alla Premier, a gennaio i Gunners erano primi in classifica, ma arriva il solo Mohamed Elneny, mediano egiziano ex Basilea, non esattamente il rinforzo giusto se l’obiettivo è rimanere in cima. Tra fine gennaio e inizio marzo arriva il crollo, con diversi pareggi e sconfitte che la fanno scendere al terzo posto. Alla fine vince il duello con il Manchester City per arrivare in Champions senza i preliminari e, all’ultima giornata, sorpassa il Tottenham ormai abbattuto dopo il pareggio-harakiri con il Chelsea.

 

elneny
A gennaio i Gunners potevano chiudere il discorso con un buon rinforzo in attacco, ma è arrivato il solo Mohamed Elneny, mediano del Basilea

 

COME RIALZARSI?

L’ultima giornata di campionato ha segnato l’addio di Rosicki, Flamini (svincolatisi e alla ricerca di nuove avventure) e di Mikel Arteta (ritirato), non elementi imprescindibili quest’anno ma comunque uomini importanti per lo spogliatoio grazie alla loro esperienza. Quello che serve ai Gunners sono un difensore, un regista e un attaccante. In difesa Mertesacker, Gabriel Paulista e Calum Chambers sono buoni nomi (specialmente gli ultimi due, data la giovane età) ma non sono di caratura internazionale, non hanno quell’appeal che dice “l’Arsenal può puntare al titolo basandosi su una difesa coi fiocchi”. A dirla tutta, poi, Cech ha ormai 34 anni, può fare altre 2-3 stagioni ad altissimi livelli ma arriverà il momento di un ricambio. A centrocampo il regista serve come il pane: Ramsey, e Cazorla hanno più caratteristiche da mezzali, Wilshere può diventare protagonista in quel ruolo ma è troppo fragile fisicamente. Anche un centrocampista più fisico potrebbe rivelarsi molto utile, il preferito sembra essere N’Golo Kanté, ma c’è da vedere se il francese deciderà di lasciare il Leicester. Però è molto vicino Granit Xhaka del Borussia Monchengladbach, giocatore che rappresenta una via di mezzo tra regia e fisico. In attacco Giroud ha bisogno di una mano o di una sostituzione. Pur non essendo un nome top nel suo ruolo arriva sempre in doppia cifra, segnando anche gol pesanti, ma alterna momenti esaltanti a lunghi periodi di appannamento, per questo Wenger (perché alla fine sembra proprio che rimarrà) punta con insistenza Alvaro Morata: probabilmente il Real Madrid pagherà la recompra alla Juventus per girarlo proprio ai Gunners (occhio però al Bayern, con Ancelotti che potrebbe essere molto interessato in caso di partenza di Lewandowski). A dire il vero manca anche un esterno destro: Theo Walcott è un eterna promessa che fatica a essere mantenuta, Alex Oxlade-Chamberlain è molto simile al compagno da questo punto di vista (anche per la fragilità), ed entrambi sembrano in partenza. Piace Riyad Mahrez, ma difficilmente l’algerino lascerà, come Kanté, la squadra di Ranieri.

Le magagne arrivano anche dalle due stelle, Alexis Sanchez e Mesut Ozil.

I due giocatori sono favorevoli alla permanenza, a patto però che venga fatto un mercato consono alle più alte aspettative, cioè una lotta seria per vincere campionato e Champions League. In caso contrario non sarà difficile per loro trovare acquirenti pronti a ricoprire di milioni le loro tasche e quelle della squadra.

Ma all’Arsenal conviene trattenerli se vogliono tornare grandi.

A meno che non soffrano di vertigini.

 

Sanchez Ozil
Sanchez e Ozil sono di sicuro i nomi da cui ripartire, ma prima c’è da fare un mercato soddisfacente per tutti

 

RUGGERO ROGASI

 

 

Le altre Giganti Cadute:

-Il Chelsea

-Il Liverpool

-Il Manchester United

-Il Manchester City

-Il Tottenham