21 Maggio 2025,ore 16.49

Iraola si racconta: “Ecco cosa mi ha convinto del Bournemouth. Possiamo colmare il gap con le big”

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Andoni Iraola, tecnico del Bournemouth si è raccontato tramite una lunga intervista al sito di Gianluca Di Marzio. Ecco qualche dichiarazione:

“Se il mio Bournemouth fosse un libro lo paragonerei a Frankenstein. Credo di essere stato un calciatore di qualità. L’ho sempre detto: credo di essere stato meglio da calciatore che da allenatore. Io mi sento ancora calciatore. Per descrivermi come allenatore, sceglierei la parola “assistente”. Sono un assistente dei calciatori. E come persona… beh direi che sono un uomo semplice. Ho avuto la fortuna di stare in club come il Rayo Vallecano dove c’è un senso di appartenenza molto forte, e qui a Bournemouth lo stesso. Si tratta di un club molto piccolo nel contesto della Premier League, ma coltiva il suo orgoglio, quello di una storia che per la maggior parte non è stata in massima serie ma in categorie inferiori, ma la gente ne va orgogliosa.”

Ecco perché ho scelto il Bournemouth

“Sono venuto qui principalmente per due ragioni. La prima: volevo provare la Premier League. Da calciatore non ero riuscito anche perché non volevo lasciare l’Athletic, quindi non c’è mai stata l’opportunità di venirci. La seconda: il modo in cui mi hanno parlato. Avevano analizzato molto dettagliatamente le mie squadre precedenti, mi volevano qui per replicare quello stile. Non erano solo i risultati insomma, sono venuti da me e sostanzialmente mi hanno detto: “Ci piace il modo in cui fai giocare le tue squadre, ti abbiamo visto al Rayo Vallecano e al Bournemouth vogliamo fare qualcosa di simile”. Quella è stata da subito la sfida principale. Sono molto felice: ormai sono qui da due stagioni, penso che sia anche il modo in cui questo club prova a evolvere, anche acquistando nuovi calciatori – io per esempio mi trovo molto bene coi giovani, provo ad aiutarli a migliorare, anche se poi magari finiranno a giocare in squadre più grandi. Si tratta di un percorso che possiamo fare bene, anche quando ero al Mirandès avevamo una squadra veramente giovane, e percepisco che anche qui ci possano essere sviluppi simili”

Le partite del cuore di questa stagione

Se dovessi scegliere una partita in particolare… ne indicherei due. La prima è quella casalinga contro il Manchester City, perché era novembre e per loro è stata la prima sconfitta stagionale; dopo quella ne hanno subite altre, ma in quel momento sembrava quasi impossibile battere il City e noi lo abbiamo fatto, qui al Vitality Stadium. Sceglierei anche la vittoria a Newcastle; abbiamo vinto 4-1, giocando davvero molto bene. Sì, penso che siano le due partite che mi rendono più orgoglioso in questa stagione“.

L’orgoglio dei tifosi delle Cherries

“Molti tifosi qui si stanno godendo il momento storico del club, perché l’hanno seguito in League Two, League One, in Championship… Ora penso che tutti si stiano godendo l’opportunità di giocare qui contro grandi squadre del campionato ogni due settimane. Spero che possiamo rimanere a questo livello per molto tempo, stabilizzarci come club di Premier; anche questo impianto verrà migliorato con l’aggiunta di tribune e posti a sedere. E penso che in questo modo aumenterà anche l’amore per il calcio in questa città”.