In Italia stiamo imparando a conoscere Keinan Davis, attaccante inglese dell’Udinese. Nella gara di San Siro contro l’Inter, un suo rigore ha dato il via alla rimonta dei friulani. Davis è nato a Stevenage, paese famoso per aver dato i natali anche a Lewis Hamilton. In Inghilterra ha giocato con le maglie di Aston Villa, Nottingham Forest e Watford. Sky Sports lo ha intervistato, e Davis ha ricordato i momenti difficili nel calcio inglese, quando proprio lo Stevenage lo tagliò nel 2015:
All eyes on Keinan Davis, clutch performance crowned with MOTM 👑
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— DAZN Football (@DAZNFootball) August 31, 2025
La voglia di non mollare
“La mia mentalità mi ha aiutato. L’ho sempre sentita dentro di me, quella sensazione di doverlo dimostrare alla gente. È una forza trainante dentro di me, davvero. Tutti in zona sapevano che giocavo per lo Stevenage. Era un po’ la mia identità, il che non è positivo. ‘Gioca per lo Stevenage. È il calciatore.’ Quando vieni licenziato, cosa sei ora? Ho dovuto lavorare nel barbiere di mio cugino. È stato un periodo molto difficile. Porto quel lato fisico in Serie A. Non è come la Premier League. In Inghilterra è molto fisico, piuttosto di transizione. In Serie A, preferiscono il blocco basso. Può essere difficile. I giocatori non sono i più veloci o forti, ma a livello mentale, amano la difesa. Quando difendevo in Inghilterra, non mi passava per la testa di attaccare il numero 6 e poi pressare qui o lì. Ma qui bisogna mantenere quei numeri, l’allenatore ci tiene molto. L’aspetto tattico è dove sono migliorato di più.”