Il Nottingham Forest cambia pelle, ancora. Le farà con Sean Dyche, che sostituirà Ange Postecoglou sulla panchina del City Ground. Un cambio inevitabile, visto l’andamento tragico dell’ex Tottenham. Un vero e proprio cambio filosofico, un ritorno all’antico, così possiamo dire. Il manager ex Burnley è ormai un vero e proprio baluardo della vecchia scuola britannica del kick and rush, il Dyche-Ball, come lo hanno chiamato oltremanica, è un calcio con idee chiarissime. Un vero e proprio paradosso se si pensa allo stile di Ange Postecoglou, ma vediamo come potrebbe giocare il nuovo Nottingham Forest.
Sean Dyche at The City Ground. 👊 pic.twitter.com/sqRv4rOX2N
— Nottingham Forest (@NFFC) October 22, 2025
L’idea di Dyche
Tutti conoscono Dyche per il suo 4-4-2. Un modulo che molti reputano basilare, ma che lo ha condotto a stagioni solidissime a Turf Moore, ed a conquistare una salvezza sofferta con l’Everton. Concetti chiari, poco possesso palla, tanti lanci lunghi, linea bassa, molta attenzione, e gioco sulle fasce. Molti sono concetti già conosciuti al Forest, visto che Nuno Espirito Santo aveva portato il Forest in alto, proprio con una proposta simile. Va detto che Dyche non ha mai avuto un materiale tecnico così pregiato sul quale lavorare. Questo Forest invece di talento ne ha, con giocatori come Ndoye, Douglas Luiz, Kaliumendo, Gibs-White, McAtee, Hudson-Odoi e Bakwa. Tutti giocatori dall’alto tasso tecnico, e che Dyche deve sfruttare, dimostrando che il suo calcio funziona anche in contesti meno operai. Innanzitutto un punto focale sarà la scelta in attacco, se giocare con due punte fisiche, come Jesus e Wood, oppure variare con un 4-2-3-1, già usato all’Everton, con all’epoca Doucourè usato come incursore. La linea difensiva potrebbe risentire positivamente di questo cambio in panchina, viste le difficoltà incontrate con le richieste di Postecoglou. Dyche dovrà riuscire a mentalizzare i giocatori appena citati nella propria metà campo, dovrà fargli capire l’importanza della fase di non possesso, e del sacrificarsi. La scelta di Marinakis è stata chiara, dopo l’ambizioso Postecoglou si torna sulla terra con Dyche. Un’implicita ammissione di colpa, per un Forest che vuole puntare anche sull’Europa League, che Dyche ha solo assaggiato al Burnley. Sarà la scelta giusta?
