Un mese satto, ecco quanto è passato dall’ultimo successo in Premier League del Liverpool. La vittoria nel derby contro l’Everton aveva lanciato i Reds, al settimo successo consecutivo. Un mese dopo il mondo si è capovolto, con Arne Slot che ha incassato addirittura 4 sconfitte in seguito. Numeri che si vedono raramente ad Anfield, soprattutto negli ultimi anni, dove i Reds sono sempre stati al vertice del calcio inglese. Questa doveva essere la stagione dell’assalto alla Champions, e della conferma in patria, dopo aver dominato lo scorso campionato. In estate, nonostante una stagione a tratti esaltante, il Liverpool aveva cambiato pelle. Ma questi cambiamenti stanno venendo rigettati dalla squadra, almeno per adesso. Ma da dove nasce la crisi del Liverpool?
Defeat at Anfield. #LIVMUN pic.twitter.com/ItoPfakXJ5
— Liverpool FC (@LFC) October 19, 2025
Una difesa in affanno
Come abbiamo spiegato in precedenza, il Liverpool era partito fortissimo, vincendo 7 gare di fila tra tutte le competizioni. Vittorie che hanno nascosto la cosiddetta polvere sotto il tappeto. Già nei successi della banda di Slot si potevano intravedere delle crepe. Certo, i finali di gara spesso hanno dato lo sprint giusto, ma la fase difesiva era sembrata leggera. La squadra di Slot sembra mancare di equilibrio, con Gravenberch che spesso deve sobbarcarsi troppi compiti di riconquista. Manca un uomo in grado di schermare e proteggere la difesa, come si è ben visto contro Chelsea e United. A Stamford Bridge, Caicedo è arrivato al limite dell’area abbastanza indisturbato, mentre contro lo United è stato Mbeumo a sorprendere la difesa con un taglio mortifero. Oltre a questo va analizzata la situazione sulle fasce, la vera anima del Liverpool. Alexander Arnold e Robertson sono stati i polmoni e la testa dei Reds, con lo scozzese in grado ci coprire dietro e guidare il pressing, ed il laterale del Real deputato a dare qualità, sia con i cross sia con le combinazioni con Momo Salah.
Gli acquisti
In estate la società ha scelto i due nuovi terzini, Milosz Kerkez e Jeremie Frimpong. Due profili diversi, ma con una caratteristica in comune, una spiccata propensione offensiva. Sta di fatto che per ora Kerkez non convince, ed ha messo in mostra alcune lacune nella propria metà campo. Frimpong è stato addirittura panchinato nelle ultime uscite, con Slot che gli preferisce il più fisico Bradley, oppure Szoboszlai (adattato a destra). Veniamo poi ai due elefanti nella stanza ad Anfield, Isak e Wirtz. Il primo è ancora in rodaggio fisico. anche se qualche palla gol fallita hanno causato un po’ di mugugni tra i tifosi. Ekitikè in questo momento sembra essere più vivo, più concreto sottoporta. e più presente nel gioco. E Wirtz? In Inghilterra si sta scatenando un vero dibattito. C’è chi lo reputa un flop, e chi sottolinea le colpe di Slot nel suo rendimento deludente. 11 presenze, 0 gol e 0 assist, questo recita il suo fatturato. L’ex Leverkusen sembra soffrire tremendamente la fisicità della Premier, e spesso non riesce a trovare la posizione giusta in campo. Infine c’è Salah, che sta accusando un calo preoccupante calo, sia numericamente che nelle singole prestazioni. Chiaramente non è tutto da buttare in casa Reds, visto il talento enorme a disposizione. Ma una domanda potremmo porcela. Era necessaria una rivoluzione così profonda in attacco? Slot non sembra riuscire a trovare l’assetto giusto, senza i riferimenti necessari. L’olandese non è assolutamente in discussione, visto il lavoro svolto lo scorso anno, ma il tempo per mettere a sistema la squadra comincia a scarseggiare sempre di più.