Dopo essere stato seguito anche da alcune squadre di Serie A, Granit Xhaka vestirà la maglia del Sunderland, acquistato per 15 milioni dal Bayer Leverkusen. Il centrocampista svizzero lascia quindi la Bundesliga e nella stagione 2025/26 giocherà in Premier League.
Per raggiungere la squadra inglese l’ex Arsenal è arrivato ad un vero e proprio braccio di ferro con il Leverkusen, chiedendo ad Erik Ten Hag di lasciarlo andare più volte. Il lieto fine per il centrocampista svizzero è arrivato.
I Black Cats hanno così piazzato un colpo da 20 milioni, mentre il calciatore ha firmato un triennale che lo legherà al club fino al 2028.
Le sue parole
Granit Xhaka si è presentato a tutto l’ambiente del Sunderland. Il centrocampista svizzero ha spiegato per quale motivo ha “sposato” il progetto dei Black Cats:
“Sono molto orgoglioso di essere qui. Quando ho parlato con il club, ero entusiasta e ho sentito l’energia e la mentalità che hanno tutte le persone e i giocatori. È esattamente quello che volevo, e ho una sensazione molto positiva. Siamo tornati dove questo club merita di essere, e vogliamo restarci per scrivere la nostra storia. Sento di essere pronto ad aiutare la squadra con la mia esperienza, ma anche con qualità. Dobbiamo trovarci in campo, ma non credo che sarà un grande problema. È passato tanto tempo ad aspettare, ma ora sono qui e non vedo l’ora di cominciare”
In rapida successione sono arrivate anche le parole di Kristjaan Speakman. Il DS del Sunderland ha presentato così l’innesto dello svizzero. Le sue parole.
“Siamo lieti di dare il benvenuto a Granit e alla sua famiglia al Sunderland. Il suo arrivo rappresenta una conferma significativa delle nostre ambizioni e del nostro desiderio di costruire una squadra di cui i nostri tifosi possano essere orgogliosi in Premier League. I suoi successi e la sua qualità non hanno bisogno di molte presentazioni. È un giocatore di altissimo livello, dentro e fuori dal campo, che riteniamo sia perfettamente in linea con il profilo richiesto per la nostra squadra. Non vediamo l’ora di aiutarlo ad ambientarsi nel Wearside e siamo entusiasti di vedere l’impatto che potrà avere sia in campo che all’interno dello spogliatoio”.