Beto e Barry non convincono. L’Everton e l’incubo post Lukaku

L’Everton nelle ultime stagioni è stata una delle squadre meno entusiasmanti in Premier League. I Toffees con David Moyes erano una squadra quasi sempre presente alle spalle delle big, centrando numerose qualificazioni europee. Ma nell’ultimo decennio la metà blu di Liverpool ha faticato molto, con la lotta pre la retrocessione come obiettivo principale. In estate la nuova proprietà Friedkinha investito sul mercato, regalando a Moyes una trequarti di talento. Il vero dilemma della rosa è il centravanti, con la società che aveva scelto Thierno Barry come nuovo punto di riferimento. Ma per adesso nè lui, nè Beto, stanno regalando gioie ai tifosi Toffees.

Che difficoltà

Beto è a quota un gol, mentre Barry si deve ancora sbloccare. Eppure le occasioni non sono mancate, soprattutto per l’ex Udinese. Come riporta la BBC, il portoghese a fronte di 3.15 xG (goal attesi), ha segnato solo una volta, uno dei peggiori dati in Premier League. Questo è un trend che accompagna l’Everton da tanti anni. Precisamente dal 2017, quando Romelu Lukaku ha lasciato Liverpool. Da lì in poi solo Richarlison ed in parte Calvert-Lewin hanno avuto un minimo di continuità sottoporta. Per il resto, tante delusioni, come i vari Kean, Maupay, Tosun, Chermiti, Rondon, Tosun e Broja. Barry ha bisogno di tempo per adattarsi alla fisicità della Premier, mentre per Beto la pazienza sembra essere giunta quasi al termine.