04 Novembre 2025,ore 12.25

Arteta chiede di spostare Arsenal-Everton: “Serve rispetto per i giocatori”

Arteta

Il manager dell’Arsenal, Mikel Arteta, ha chiesto ufficialmente alla Premier League di rivedere la data della partita contro l’Everton del 21 dicembre, dopo che il quarto di finale della Carabao Cup è stato spostato al 23 dicembre, vigilia di Natale.

Problema di calendario tra Premier e Coppa di Lega

A causa di un conflitto di programmazione, le partite dei quarti di finale della Coppa di Lega coincidono con l’ultima giornata della Conference League del Crystal Palace, avversario dei Gunners.

Per risolvere la sovrapposizione, la Football League ha deciso di posticipare il match tra Arsenal e Crystal Palace al 23 dicembre, invece della data originaria del 16 dicembre. Tuttavia, i Gunners avrebbero preferito giocare insieme alle altre squadre nei quarti di finale previsti proprio per il 16.

Arteta: “La data non ha più senso”

Dopo l’annuncio ufficiale, Arteta ha espresso la propria frustrazione per il fitto calendario:
“Speriamo che spostino la nostra partita di Premier League, perché due giorni dopo… la data non ha più senso. Sono sicuro che cambieranno anche la data della Premier League.”

L’allenatore spagnolo ha poi aggiunto:
“Abbiamo le idee molto chiare su quale sia la cosa migliore. Prima i giocatori, poi i tifosi. Vogliamo avere le stesse possibilità del Palace.”

Arsenal in emergenza infortuni

Arteta ha anche ricordato le difficoltà della rosa:
“Abbiamo sette giocatori fuori per infortunio. Non so di che profondità stiamo parlando ora. Ci mancano molti giocatori. Se continuiamo a giocare ogni tre giorni, vogliamo essere rispettati.”

Una richiesta di equilibrio e buon senso

Il tecnico dei Gunners ha concluso chiedendo equità nel calendario:
“È importante che ci sia parità per ogni club. Speriamo che la decisione finale sia giusta per tutti.”

Con il calendario di dicembre già estremamente fitto, la richiesta di Arteta riaccende il dibattito sulla gestione delle date in Premier League, tra esigenze televisive, impegni europei e tutela dei giocatori.