Paul Scholes è stato tra le voci più critiche nei confronti di Ruben Amorim questa settimana, dichiarando di non credere che il tecnico portoghese sia “l’uomo giusto” per un club che, a suo dire, i portoghesi non comprendono fino in fondo.
L’ex centrocampista del Manchester United si è detto particolarmente irritato dal trattamento riservato a Kobbie Mainoo. Alle sue parole si sono uniti anche altri ex compagni di squadra, Nicky Butt e Rio Ferdinand, che hanno suggerito al giovane centrocampista, oggi ventenne, di valutare un’eventuale partenza, considerando che non ha ancora iniziato una partita di Premier League in questa stagione.
Interpellato sulle critiche provenienti da ex giocatori ed esperti, Amorim ha risposto con calma e realismo:
Penso che sia normale. È un dato di fatto che, come allenatore del Manchester United, stiamo rendendo al di sotto delle aspettative. Dovremmo fare più punti, soprattutto in questa stagione, quindi accetto le critiche in modo naturale. A volte non hanno tutti i dati e vedono il Manchester United attraverso gli standard con cui hanno vissuto qui: una squadra sempre vincente. È difficile per loro accettare che il club si trovi in questa situazione. Il problema non sono le critiche, il problema è non vincere. Se vinco, posso arrivare allo stadio a cavallo, giocare con due difensori e andrà tutto bene.”
Il tecnico ha infine riconosciuto le proprie responsabilità:
Come manager non sto facendo abbastanza bene, ed è un dato di fatto che posso accettare. Questo è l’unico vero problema.
