E’ un Luis Van Gaal visibilmente infuriato e contrariato a parlare quello che oggi si è presentato in sala stampa per l’abitudinaria conferenza stampa nei giorni di vigilia alle partite. Il tecnico olandese non ha assolutamente apprezzato il comportamento della stampa inglese che, nella giornata di ieri, lo ha esonerato ancor prima dei suoi stessi principali, e riportando quindi una falsità.
Van Gaal se l’è presa con i giornalisti presenti in sala stampa pretendendo le loro scuse e facendo loro sapere di essersi presentato solo in rispetto delle norme della Premier League (per i tecnici è obbligatorio presentarsi almeno una volta a settimana con un tempo minimo di cinque minuti). Queste le sue parole:
“Se mi sono sentito oggetto di speculazione da parte della stampa? C’è qualcuno in questa stanza che sente di dover scusarsi con me? Questo è quello che mi chiedo.Ero convinto di esser stato già licenziato, ho letto cosa avete scritto e pubblicato ieri. Io ero già licenziato e con me anche Mourinho e non solo: Josè per voi arrivava o arriverà a giorni qui, non è cosi?
Cosa pensate che accada con mia moglie o con i miei figli, con i miei nipoti, o con i tifosi del Manchester United, o con i miei amici? Che cosa ne pensate? Loro mi hanno chiamato, un sacco di volte, e anche Arsene Wenger ne ha parlato.
Bisogna attenersi ai fatti, ho ricevuto alcune telefonate da Ed Woodward, Sir Alex Ferguson e David Gill, perché il momento non è dei migliori e per cercare una soluzione il più rapida ed efficace possibile. Non certo quello che avete riportato o scritto voi, perchè il momento negativo lo avete creato voi per primi. E ora devo rispondere alle vostre domande?! Non credo di averne voglia.
Pensate che voglia parlare con i media ora? Io sono qui solo perché le regole della Premier League me lo impongono. Devo parlare con voi. Ma posso solo vedere che quando parlo con voi, voi mi inserite in ogni vostro contesto.
Vi auguro di passare un buon Natale e forse anche un buon anno. Godetevi il vino e prendetevi una fetta di torta. Arrivederci.”
LEONARDO VIGNOZZI