Sono 57 giorni che a Liverpool non vige più la legge di Rodgers: lo sceriffo finalmente è cambiato. Questo sceriffo è tedesco, un uomo tutto d’un pezzo che ha portato a Liverpool (parte Reds s’intende) la giusta quadratura. E’ vero che all’inizio il nuovo sceriffo tedesco, Jurgen Klopp, ha avuto bisogno di qualche settimana per ambientarsi, ma dopo di ché ha fatto brillare gli occhi al popolo di Anfield.
La prima panchina per Klopp in terra inglese non era certo facilissima, infatti ha esordito al White Hart Lane per giocarsela col Tottenham: il match finisce 0 a 0, ma non è solo un punto che dà fiducia ed è utile a smuovere la classifica, ma è anche un pareggio dove la difesa ballerina firmata Rodgers non ha subito gol dopo 8 partite che regolarmente Mignolet veniva battuto. In tre giorni, dal 22 al 25 Ottobre, assapora il manto dell’Anfield e si gusta il rumore della sua gente, o meglio, la melodia della Kop: prima in Europa League contro il Rubin Kazan e dopo con il Southampton in Premier League. Altri due pareggi, stavolta per 1 a 1.
Beh, forse il gioco è cambiato e la difesa è stata registrata, ma dopo poco più di 2 settimane Liverpool non aveva visto ciò che pretendeva dall’avvicendamento Rodgers-Klopp. Ecco che Jurgen dice: “Non c’è problema, adesso vedrete!” Proprio così, i Reds hanno visto, ma non solo, hanno goduto a vedere il loro Liverpool. Iniziando dal match casalingo col Bournemouth vinto 1 a 0 continuando con la netta vittoria in terra ostile, Stamford Bridge. In casa di Mourinho, in casa del Chelsea, la squadra del Merseyside ha offerto una prestazione fantastica: pronti via e il Chelsea al 4′ passa in vantaggio con Ramires, perso dalla difesa di Klopp, ma ciò non demoralizza gli ospiti che si tengono in partita per tutto il primo tempo, anche oltre perchè al 45+3′ Coutinho si inventa un gol difficile da dimenticare e porta per mano i suoi compagni nello spogliatoio sul risultato di parità. A metà ripresa ancora Coutinho, responsabilizzato dal nuovo allenatore, regala il vantaggio al Liverpool e dà letteralmente un calcio alla crisi dei Reds. Il Liverpool regge bene agli attacchi dei Blues che cercano di pareggiarla per non perdere definitivamente la faccia, ma a 10′ dalla fine ci pensa Benteké a chiudere i conti e a fissare il 3 a 1 finale in favore dei Reds.
Dopo l’impresa di Stamford Bridge Klopp e i suoi ragazzi volano in Russia ed espugnano Kazan 1 a 0 in Europa League, ma stanchi per il lungo viaggio capitolano in casa contro il Crystal palace per 2 a 1. Ecco che arriva la sosta per le nazionali, allora riprendiamo un po’ fiato proprio come hanno fatto loro: ben 13 giorni di riposo, ma soprattutto quasi due settimane per assorbire a pieno i nuovi dettami tattici imposti dall’ex tecnico del Borussia Dortmund. La squadra sembra aver recepito la filosofia calcistica di Klopp, non basta altro che metterla in pratica.
21.11.2015 Manchester City-Liverpool, va in scena all’Etihad Stadium un big match di Premier League e il Liverpool è convinto di poter far bene. Klopp raduna i suoi uomini e gli spiega quanto vale la partita che stanno per giocare, come se non fossero bastati i 13 giorni precedenti. Dopo appena metà gara si riguardano negli occhi Klopp e i giocatori, ma non si dicono nulla perchè a parlare è il risultato City 1 Liverpool 3. Tornano in campo come se stessero ancora 0 a 0 e riescono a fermare lo schiacciasassi Citizens, facendo piangere ancora una volta i fratelli Gallagher, fissando sul 4 a 1 il risultato finale. Adesso si può dire: da allora non si sono più fermati.
Tre partite e tre vittorie in altrettante competizioni: Liverpool 2-1 Bordeaux in Europa League, Liverpool 1-0 Swansea in campionato e Southampton 1-6 Liverpool in Capital One Cup. Insomma, con un pizzico di pazienza la medicina ha fatto effetto e adesso il Liverpool vola, trovandosi al 6° posto in Premier League. Il bilancio è a dir poco positivo, per far parlare i numeri 7 vittorie 3 pareggi e 1 sconfitta, frutto di 21 gol fatti e 8 gol subiti. Complimenti a Jurgen Klopp che ha forgiato un rullo compressore, vedremo se continuerà questa serie di vittorie con la trasferta di Newcastle, ma soprattutto ci chiediamo: dove può arrivare questo Liverpool?
ALESSANDRO BARBATI