Non si è ancora risolta la questione tra la Uefa ed il Crystal Palace. La norma sulle multiproprietà potrebbe impedire alle eagles di partecipare alla prossima Europa League, dopo aver vinto la prima Fa Cup della propria storia. L’organo europeo si deve ancora pronunciare, ma al centro di tutto ci sono le quote di John Textor. L’imprenditore americano detiene il 43% del Palace ed il 77% del Lione. In tutto questo sono ovviamente coinvolti il Nottingham Forest ed il Brighton, in attesa di capire se poter disputare l’Europa League e la Conference League
La lettera di Marinakis
In particolare dalle parti del City Ground la sentenza è attesa. Secondo quanto raccolto dalla BBC, il Palace sostiene di essere totalmente indipendente, e non nel sistema dei multi-club, molto in voga negli ultimi anni. Lo stesso Forest è al centro di questa architrave, dato che il proprietario Marinakis detiene delle quote dell’Olympiakos in Grecia, e del Rio Ave in Portogallo. Il Forest però ha superato i controlli della Uefa, dopo aver modificato l’organigramma del club. La società avrebbe chiesto chiarimenti alla Uefa proprio sul caso Palace, esprimendo la propria preoccupazione.
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